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Siamo entusiasti di annunciare il ritorno di "Potevo farmi santo", il film straordinario che cattura la vita di Monsignor Giuseppe Prati, meglio conosciuto come Don Pippo, nei cinema di Forlì e Forlimpopoli. Diretto da Romeo Pizzol e prodotto da Onda FILM, Compagnia Bella e CDS di Forlì Cesena, il film è stato girato interamente a Forlì, catturando la magia e l'eredità di questa città unica. Le riprese si sono svolte in sole due settimane, un'impresa che riflette la dedizione e il talento della squadra di produzione. Date e Orari: Forlì al Cinema San Luigi: Lunedì 6 novembre alle 21:00Mercoledì 8 novembre alle 21:00Venerdì 10 novembre alle 21:00 Forlimpopoli al Cinema Verdi: Mercoledì 15 novembre alle 21:00 In queste serate speciali, il regista Romeo Pizzol sarà presente per una breve introduzione prima della proiezione del film. Un'opportunità unica per scoprire i segreti dietro le quinte e immergersi ancora di più nella storia di

Sono ufficialmente terminate le riprese di Potevo farmi santo, il documentario con Alex Ravaglia, Edoardo Liverani e Maria Mengozzi diretto da Romeo Pizzol, regista del cortometraggio L'abbraccio mancato. Così come in occasione del primo ciak, ad aggiornare sullo stato della produzione è stata la casa di produzione Onda FILM via social che, nei panni di produzione esecutiva assieme a Compagnia Bella, ha supervisionato il lavoro delle varie maestranze collaborando con il regista. Lunedì 24 ottobre inizierà la fase di montaggio del documentario negli uffici di Onda FILM a Meldola. Ricordiamo che Potevo farmi santo sarà ispirato alla vita del sacerdote Monsignor Giuseppe Prati, morto il 9 novembre 1952 all’età di 67 anni. A lui viene attribuito il salvataggio del campanile di San Mercuriale minato dai tedeschi in ritirata durante la Liberazione di Forlì.

SINOSSI A Seguno, un paese della superstiziosa Romagna di fine Ottocento, i sette fratelli Castellucci, noti per la loro ingenuità al limite della follia, per riscattarsi dalle continue vessazioni e derisioni dei compaesani e ottenere rispetto e credibilità, decidono di costruire una chiesa su una reliquia ritrovata nella loro proprietà. 

SINOSSI Bertinoro, 1972. Gli amici tredicenni Carmelo, Michele e Salvatore, scappano di casa in direzione Ravenna, con la speranza di salire su una nave che li porti in America. Ai nostri giorni, Carmelo divenuto l’ispettore della questura di Forlì, viene svegliato nel cuore della notte per recarsi in commissariato: una ragazza è stata fermata senza documenti vicino alla stazione ferroviaria. É giovane e bella, e si chiama Margherita. Tre ragazzi, le possibilità della vita e la fuga come scelta e come ricerca di libertà. 

SINOSSIUn motociclista romagnolo si iscrive al revival della Mototemporada, gara storica primaverile che dal secondo dopoguerra sino al 1971 venne disputata sui circuiti cittadini della riviera e dell’entroterra romagnoli. La manifestazione si svolge a Milano Marittima, icona della bella vita e del benessere. È pensieroso, sente il peso dei grandi piloti del passato, suoi miti, e poi c’è l’avversario che nell’anno precedente aveva vinto l’edizione, beffandolo sul finale. Un vecchio meccanico lo aiuta a trovare il giusto spirito per affrontare la gara, portandolo con i suoi racconti ai tempi che furono, ai luoghi e ai personaggi di quell’epoca andata. E poi c’è lei, una misteriosa ragazza vestita alla moda anni Sessanta che lo seduce e gli mostra la vera natura dei suoi sentimenti. TROUPE TECNICACATERING: Francesco Guelmini DOPPIAGGIO: Woozy Production COLORIST: Lodovico Lombardi MONTAGGIO e GRAFICHE: Lorenzo Callegari BACKSTAGE: Lucia Fusillo FOTOGRAFO DI SCENA: Cristian Tahiri FONICO: Luca Agnoletti PARRUCCO: Giorgia Bonoli e

https://youtu.be/cAZlulibDQQSINOSSI Filippo, un inquieto adolescente di oggi, deve svolgere per la scuola una ricerca sulla sua famiglia. Dai racconti della madre Lucia, Filippo scopre una cosa sorprendente: Ivo, il nonno materno che non ha mai conosciuto, era un orfano, proprio come lui. A crescerlo fu Padre Marella, un personaggio davvero eccezionale: filosofo, mendicante, professore stravagante, salvatore di ebrei, ma soprattutto Padre per moltissimi ragazzi abbandonati. Per Filippo inizia un viaggio avventuroso e drammatico nella Bologna degli anni '40 e '50, alla scoperta di Padre Marella, di suo nonno Ivo e di sé stesso. TROUPE TECNICASOGGETTO e SCENEGGIATURA: Otello Cenci e Giampiero PizzolAIUTO REGISTA: Massimiliano ManciniDIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Leandro ClaraMONTAGGIO: Lorenzo CallegariSUONO DI PRESA DIRETTA: Alberto Marras e Corrado MagalottiMUSICHE: Stefano Liporesi e Francesco FrisoniSCENOGRAFIA e COSTUMI: Manuela GasperoniTRUCCO: Giada Lelli e Adele MastrocolaPARRUCCO: Roberta Zini e Angelica PintoCASTING: Alice FrisoniORGANIZZATRICE GENERALE: Chiara AldruandiRESPONSABILE DI PRODUZIONE: Paolo Dall'OlioREGIA: Otello

https://youtu.be/XzOdfD35_PISINOSSIAttraverso lo sguardo curioso ed attento di un giovane venticinquenne forlivese che costruisce il filo conduttore tra le diverse vicende narrate, nove imprenditori raccontano le loro esperienze, a partire da alcuni cenni storici sulle loro attività, per arrivare ad approfondire le modalità utilizzate per affrontare le difficoltà derivanti dalla crisi sanitaria. Otto marzo duemilaventi diventa così un documento storico, che guarda dritto negli occhi il senso di sconforto e disorientamento che molti giovani possono aver provato in questo periodo, cercando di costruire un punto di vista diverso, recuperando motivazione e fiducia grazie alle capacità di resilienza di chi si è messo in gioco senza perdere, completamente, la fiducia verso il proprio futuro, a volte, anche al di là della propria consapevolezza.TROUPE TECNICAOPERATORI DI RIPRESA: Andrea Petrini e Patrizio OrlandiFONICO DI PRESA DIRETTA: Matteo NeriSCENEGGIATURA: Caterina SbranaDRONISTA: Andrea BonavitaMICROFONISTI: Matteo Neri e Patrizio OrlandiMONTAGGIO: Andrea PetriniCORREZIONE

https://youtu.be/tl_OxrFUF9wSINOSSIIl film racconta di una realtà sopita, ma sempre più evidente nella quotidianità della società contemporanea: quella della violenza nei confronti delle donne all'interno dei rapporti di coppia. Attraverso la storia di Valentina e Giorgio e di altri rapporti disfunzionali, il film affronta la questione sotto diversi aspetti, sempre pronti ad affiorare tra le pieghe di una relazione: la violenza fisica, l'incapacità di fare le scelte giuste, la possessività e la rassegnazione. Perché, come si dice, amore e violenza sono amici, vicini di casa e, spesso, anche compagni di letto. TROUPE TECNICASOGGETTO: Andrea PetriniSCENEGGIATURA: Lorenzo Cavaliere, Andrea Petrini e Caterina SbranaFOTOGRAFIA: Giorgio Cervesi RipaMONTAGGIO: Andrea PetriniCORREZIONE COLORE: Davide LazzaroEFFETTI SPECIALI: Nicola RoversiSUONO: Matteo NeriMUSICA: Roberto CostaSCENOGRAFIA: Michela Gorini e Laura MazzottiCOSTUMI: Michela Gorini e Laura MazzottiCAPELLI: Francesca BelliniTRUCCO: Matilde BaroniAIUTO REGIA: Michela GoriniREGIA: Andrea PetriniCAST ARTISTICO Sara Bandini Patrizio Orlandi Chiara Gardini Alberto Ricci Camilla Arfelli Rodolfo Danielli

https://youtu.be/Dcp9611ztvoSINOSSIIn una Forlì grottesca, quasi surreale, affollata da "freaks" che rendono un'atmosfera cupa e misteriosa, ma al tempo stesso estremamente vitale e caratterizzata da un pulsante erotismo dove vita, sesso, mutilazioni e morte si alternano in un trascinante delirio, si compie la "Via Crucis" di un ragazzo alle prese con una sindrome da emulazione verso il Joker. TROUPE TECNICAMONTAGGIO AUDIO: Matteo ToniTRUCCO PER EFFETTI SPECIALI: Clarissa Bruschi e Mattia ManziEFFETTI SPECIALI: Nicola RoversiCOSTUMISTA: Caterina LaghiCASTING: Barbara ValentiOPERATORI DI TELECAMERA: Andrea Petrini e Luigi NavarraREGIA: Andrea Petrini e Luigi Navarra CAST ARTISTICOAndrea PetriniCaterina SbranaAlberto ZaffagniniLuca Campana /*! elementor - v3.7.8 - 02-10-2022 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-container{--container-widget-width:100%}.e-container>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));-ms-flex-item-align:stretch;align-self:stretch;-ms-flex-negative:0;flex-shrink:0}.e-container>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-container>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-container>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}

On the other hand, we denounce with righteous indignation and dislike men who are so beguiled and demoralized by the too charms of pleasure of the moment, so blinded by desire, that they cannot foresee the pain and trouble that are bound are ensue; and equal blame belongs to those who fail in their duty through weakness of will, which is the same as sayngthrough shrinking from toil and pain. These cases are perfectly simple and easy to distinguish. In a free hour, when our power choice is untrammelled and when nothing prevents our being able to do what we like righteous indignation and dislike men who are so blinded by desire, that they cannot. Our being able to do what we like righteous indignation and dislike men who are so blinded by desire, that they cannot. On the other hand, we denounce